L’udito

L’ orecchio

L’orecchio si compone di tre aree:

(A) L’orecchio esterno

(B) L’orecchio medio

(C) L’orecchio interno.

A – L’orecchio esterno convoglia i suoni nel canale uditivo che condensa le onde sonore. Le onde sonore colpiscono la membrana timpanica e la fanno vibrare.

B – Oltre il timpano si trova l’orecchio medio, una cavità dove la catena ossicolare (formata dal martello, l’incudine e la staffa) amplifica le vibrazioni timpaniche e le trasferisce all’orecchio interno.

C – L’orecchio interno è formato dalla coclea, una struttura a forma di conchiglia contenente liquido, fornita di cellule cigliate. Ogni cellula cigliata risponde a frequenze diverse, e consente di captare una gamma di suoni alti e bassi. Le cellule cigliate, quando sono stimolate, inviano impulsi nervosi al nervo acustico e quindi al cervello.

I problemi

L’indebolimento del senso dell’udito è la causa più comune di invalidità professionale ed interessa nel nostro Paese, circa il 10% della popolazione, salendo fino al 30% nella fascia della terza età. Questa percentuale è destinata ad aumentare per due fattori: l’inquinamento acustico sempre più crescente e l’aumento della popolazione della terza età, dovuto al prolungamento della vita.Pertanto oggi, non sentire più come una volta non significa necessariamente essere degli esclusi. L’ipoacusia, grazie alla ricerca, si può affrontare e risolvere con risultati sorprendenti.

I segnali

I segnali più generali che evidenziano disturbi uditivi, possono essere:
fischi continui (Acufeni) nell’orecchio, una risposta inesatta, l’aumento volontario del volume della radio o della televisione, parlare variando il livello sonoro del discorso e sentire i discorsi altrui senza capirne le parole.Questi disturbi sono riconducibili a deficit uditivi che vanno dalla sordità trasmissiva (interessa l’orecchio esterno e medio) alla sordità percettiva. dalla sordità mista (quando la lesione interessa l’orecchio interno) alla sordità centrale (quando non vengono correttamente interpretati i segnali inviati all’organo dell’udito) fino ad arrivare agli Acufeni: seccanti fischi, brusii, fruscii che vengono prodotti dall’organo uditivo e che caratterizzano molti tipi di sordità.

Le cause

La sordità può avere origine ereditaria: se uno o entrambi i genitori sono sordi, esiste il rischio elevato che lo sia anche il bambino. La compromissione delle capacità uditive può svilupparsi anche per altre cause durante tutto il corso della vita di una persona:

  • per i neonati: come effetto di malattie infettive tipo rosolia o sifilide, come conseguenza dell’uso di medicine ototossiche durante la gravidanza della madre oppure per nascita prematura, carenza di ossigeno, itterizia
  • durante l’infanzia, ma non esclusivamente: come effetto di malattie infettive come meningite, morbillo, parotite epidemica, infezioni croniche dell’orecchio
  • a qualsiasi età: come effetto dell’uso di medicinali ototossici (fra cui alcuni antibiotici e farmaci antimalarici) in grado di danneggiare la coclea, oppure a seguito di ferite alla testa, presenza di corpi estranei nell’organo, esposizione a rumori
  • durante la vecchiaia: come deficit generale dell’organismo.

Uno dei pericoli più subdoli della vita moderna è senza dubbio l’inquinamento acustico. Spesso è responsabile di disturbi della circolazione, della digestione e del sistema nervoso.

L’età

Una delle più comuni disfunzioni della terza età è senz’altro la Presbiacusia; non è un caso che più del 30% della popolazione con più di 60 anni ne sia colpito. Altri danni all’organo uditivo possono essere provocati da infezioni di tipo batterico da Virus, come la scarlattina, la rosolia e la meningite. Un’altra possibile causa di danni all’udito può essere causata dall’assunzione di Farmaci: infatti è certo che alcuni tipi di medicinali possono influenzare negativamente l’organo uditivo.Anche l’alcool e il fumo, a lungo andare, possono lesionare l’udito.

Le soluzioni

Un deficit acustico è molto difficile che possa regredire, anzi frequentemente si verifica l’opposto. Pertanto è impensabile vivere nella vana attesa che un qualsisasi disturbo uditivo possa migliorare senza intraprendere una valida soluzione.
La prevenzione, anche in questo caso, rimane un elemento fondamentale.
Certe volte la chirurgia può essere una soluzione ma solo in particolari casi.
Le altre strade percorribili, per tornare finalmente ad udire bene portano tutte indistintamente all’utilizzo di apparecchi acustici, di varie forme, dimensioni e potenza.

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